Malattia di Alzheimer
Il principale fattore di rischio per la malattia di Alzheimer è l ‘ eta ; questo dato si incrocia con il fatto che il Italia è il paese piu longevo d ‘Europa e tra i piu longevi nel mondo secondo solo al Giappone con aspettative di vita di quasi 80 85 anni .Nel prossimo futuro vivremo sempre di piu ma siamo destinati ad ammalarci di più di Alzheimer.
In Europa si stima che la prevalenza delle demenze cresca dall’1,6% nella classe d’età 65-69 anni al 22,1% in quella maggiore di 90 anni, per i maschi; e dall’1% al 30,8% rispettivamente per le donne. In trentino la prevalenza sarebbe di almeno 5000 casi con incidenza di circa 800 nuovi casi anno con tendenza come detto all ‘incremento .Va sin da ora precisato che i numeri esprimono meramente un ordine di grandezza mentre “il bisogno “ è molto differenziato in relazione ad età e contesto sociale e sanitario.
Attualmente al medicina tende ad affrontare le malattie secondo un modello definito bio psico sociale che considera non solo gli aspetti morbosi ( il bio ) ma anche gli effetti che generano a livello relazionale-comportamentase (livello psico ) tenendo conto del contesto ambientale in cui si generano ( livello sociale ).
Nel caso della malattia di Alzheimer causata da accumulo patologico di proteine nel cervello le cosidette “placche “ non è ancora stata trovata una cura efficace che provveda a rimuovere /sciogliere tali accumuli che danneggiano irreparabilmente le funzioni cerebrali . Il livello di terapia bio non e quindi efficace lasciando quindi spazio alle terapie non farmacologiciche che hanno soprattutto un obiettivo relazionale assistenziale ( livello psico e sociale ).Tra queste una ruolo importante riveste la musicoterapia
Nella malattia di Alzheimer le funzioni cognitive come memoria , attenzione, capacità critiche si deteriorano in modo progressivamente ma inesorabilmente crescente mentre rimangono ancora relativamente integre e funzionanti le zone che processano gli aspetti relazionali e emozionali .
Ecco quindi la possibilità di usare la musica come potente veicolo non farmacologico per calmare gli stati di agitazione modulare positivamente il tono dell umore e favorire complessivamente in modo positivo il benessere della persona facilitando il processo assistenziale degli operatori .
Nella serata del 14 marzo riferiamo appunto di come la musica possa essere un importante e qualificata terapia : lo facciamo attraverso l ‘ intervento del Pro Alfredo Raglio Neurologo e Musicoterapeuta dell Università di Pavia che illustra le basi scientifiche della Musicoterapia mentre successivamente le operatrici musicoterapiste della Apso Vannetti di Roveretoe Grazioli di Trento documenteranno la pratica delle musicoterapia nei suoi aspetti applicativi e nei suoi effetti terapeutici .
Il tutto verrà inserito in una piacevole e suggestiva cornice musicale a cura dei docenti e degli allievi della scuola musicale J. Novak e R. Zandonai
Il giorno dopo mercoledi 15 per completare il programma il coro voci bianche delle scuole musicali si esibirà nell atrio della Casa di Riposo Vannetti a Rovereto .A parte il desiderio di portare conforto e un messaggio piacevole agli anziani della nostra Comunità l ‘intento dichiarato è quello di mettere a contatto generazioni diverse per rompere l isolamento in cui possono venire a trovarsi gli ospiti residenziali.
Dott. S. Feller, neurologo, neuroriabilitatore