COME MANTENERE GIOVANE E ATTIVA LA NOSTRA MENTE

COME MANTENERE GIOVANE E ATTIVA LA NOSTRA MENTE
Con l’avanzare del tempo è normale che il nostro corpo diminuisca le proprie prestazioni, sia a livello fisico che a livello mentale.
Per questo è importante ricordare che mantenersi in forma non solo ci fa sentire bene ma aiuta anche la nostra mente a restare attiva ed efficiente.

Come dicevano gli antichi romani Mens sana in corpore sano.

La sfida non è invecchiare ma invecchiare in buona salute, fisica e mentale.

Siamo soliti prenderci cura del nostro corpo ma sappiamo fare altrettanto per la nostra mente?

Così come gli altri organi, anche il cervello va incontro a un processo fisiologico di invecchiamento e per questo necessita di attenzioni specifiche per ogni età, in particolar modo per gli anziani.Cosa cambia nel cervello con il passare dell’età?
Gli aspetti che dobbiamo considerare sono principalmente tre:

  • Un calo nelle prestazioni relative all’attenzione e alla memoria.
    • Maggiori difficoltà nel mantenimento dell’attenzione su un compito per periodi di tempo prolungati (attenzione sostenuta).
    • Maggiori difficoltà nell’acquisire e nel registrare informazioni ed esperienze recenti.

Prevenire il decadimento cognitivo, contrastare l’insorgere della demenza e l’invecchiamento patologico è possibile grazie a cinque semplici ed efficaci regole d’oro:

1) MANTIENI ATTIVA LA MENTE

Svolgere attività che tengono attivo il cervello è fondamentale  per non perdere tutte le funzionalità: linguaggio, ragionamento, memoria, orientamento e attenzione.

Sia i compiti che possono essere fatti a casa (lettura, parole crociate, computer..) sia la stimolazione cognitiva intensiva fatta con lo psicologo (ovviamente a distanza in questo periodo) sono come un freno a mano sull’avanzare del decadimento cognitivo.

Mantenere attive queste funzioni consente di potenziare le capacità intatte e rallentare la perdita delle funzioni più deficitarie.

Migliorare le prestazioni, trovare nuove strategie di memoria, migliorare l’umore sono solo alcuni dei benefici della stimolazione cognitiva continua.

Ma perché funziona la stimolazione cognitiva negli anziani?

Oramai sappiamo che il cervello è plastico (con l’apprendimento si stabiliscono nuove connessioni dentro quella  rete neurale che è il nostro cervello) ad ogni età ed è possibile quindi ricompensare i deficit nelle aree compromesse attraverso una riorganizzazione dell’area coinvolta.

2) MANGIA SANO

  1. Tenere sotto controllo la propria salute significa mantenere un regime alimentare sano e vario.

Mettere a rischio la salute fisica incide anche sul cervello (es. rischio cardiovascolare). In altre parole ciò che fa male al cuore, al fegato e a tutti gli organi ha un impatto anche su questo nostro cervello!

Mangiare bene e sano porta a una riduzione dei fattori di rischio vascolare ed è un fattore di protezione del declino cognitivo. Per questa ragione, quando seguiamo le indicazioni per una dieta bilanciata facciamo bene anche alla nostra mente e al nostro umore.

3) CURA LE RELAZIONI

Mantenere una buona dose di coinvolgimento sociale aiuta a mantenere la plasticità cerebrale e riduce il rischio di sviluppo di vissuti depressivi.
In altre parole, è necessario per gli anziani intrattenere relazioni familiari e amicali: uscire, parlare con gli altri, confrontarsi. Non chiudersi.

4) PRATICA ATTIVITÀ FISICA

Praticare una leggera e gradevole attività fisica aiuta sia a ridurre i rischi cardiovascolari (e quindi meno danni per il cervello) sia ad amplificare i benefici della stimolazione cognitiva.
Questo significa che se si unisce l’attività fisica alla cognitiva, queste reciprocamente si potenziano e si rinforzano, abbattendo il rischio di un invecchiamento patologico. É importante sottolineare come l’attività fisica per l’anziano deve essere gradevole: non deve essere fatta per puro sforzo o competizione. (basta una passeggiata di 30 minuti al giorno)

5) PRENDITI CURA DELLE TUE EMOZIONI

Non dimenticare mai il potere delle emozioni positive: ansia e depressione monopolizzano l’attenzione e la memoria producendo malessere.
Perché prodigare tanti sforzi verso il corpo se poi stiamo male perché perennemente in ansia o depressi?
Ricordiamo che la depressione è un vero fattore di rischio per la demenza, arrivando a configurare una vera e propria categoria diagnostica: la pseudodemenza depressiva.

Ansia e depressione causano decadimento tanto quando la trascuratezza della salute fisica.

Il 5×1000 – ll Coronavirus colpisce le persone più fragili e indifese. Aiutaci ad aiutare chi ha bisogno!

Il 5×1000 a AGCAM

ll Coronavirus colpisce le persone più fragili e indifese. Aiutaci ad aiutare chi ha bisogno!

È possibile destinare il 5xmille Irpef a AGCAM – Associazione Gravi Cerebrolesioni Acquisite Milano ONLUS  

Nei diversi modelli di dichiarazione (Cud, 730, Unico) occorre:

1. firmare nel riquadro “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” (il primo dei 4 appositamente previsti);

2. indicare il codice fiscale di  AGCAM: 97772270159 


Sostieni AGCAM, firma per il tuo 5×1000

Passeggiare fuori dalla propria abitazione con una persona disabile

Passeggiare fuori dalla propria abitazione con una persona disabile anche in tempo di restrizioni: in Lombardia ora si può.

È stato deciso, mercoledì 25 marzo, dalla Giunta di Regione Lombardia di concedere dei brevi spostamenti alle famiglie con disabili “come indispensabile azione di prevenzione delle crisi comportamentali connesse alle relative alle condizioni psicopatologiche”.

Ovviamente, viene sottolineato nella comunicazione, l’accompagnatore dovrà disporre di tutte le misure di protezione per prevenire il contagio da Coronavirus e avere con sé l’autocertificazione compilata da mostrare in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine. Una notizia che aiuta in questi momenti difficili.

Per maggiori informazioni consultare il seguente link:

Passeggiate: nonostante le restrizioni, per i disabili in Lombardia è permesso

 

Attività dell’Associazione

ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

Noi ci siamo. L’Associazione rimane sempre aperta a ricevere le vostre chiamate.

Non facciamo attività di sportello, ma rispondiamo se avete bisogno   sono attivi i numeri

-3381903345 Sandro Feller

– 3341665594   Claudia Maggio

oppure via mail agcamilano@gmail.com o consultate il nostro sito www.agcamilano.it

L’associazione aprirà una chat su WhatsApp dedicata alle persone con GCA e allo loro famiglie.

Chi desidera essere inserito ci può inviare il suo nome e autorizzazione all’inserimento

Un caro saluto a tutti

AGGIORNAMENTO progetto: Vivere a Milano dopo il coma

coma Milano

Attività dell’Associazione AGCAM 

In considerazione della dichiarazione di pandemia dell’OMS, della necessità PRIMARIA di invertire la curva di contagio, di rispettare le previsioni del DPCM 11 marzo 2020, pur in assenza di indicazioni specifiche dalle autorità competenti, le scriventi realtà propongono di:

SOSPENDERE tutti i trattamenti di fisioterapia attivati grazia al progetto Vivere a Milano dopo il coma, in presenza per tutto il periodo identificato dal DPCM 11/3/2020 ad esclusione della fisioterapia respiratoria nei setting di ricovero e delle rieducazioni negli esiti recenti di interventi chirurgici, nei traumi con fratture e la fase immediatamente post acuta di patologie invalidanti cardiache e neurologiche (infarto, ictus, ecc) (con opportuni dispositivi di protezione individuale a causa della impossibilità di mantenere distanza inferiore di 1,5 metri);

TRASFORMARE in MODALITÀ A DISTANZA TUTTO CIÒ CHE È POSSIBILE come, a titolo di esempio, consulenze telefoniche o via webcam per disfunzioni di vario genere o monitoraggio di percorsi già avviati con esercizi che possono temporaneamente essere autogestiti dal paziente o dal care-giver;

Inoltre tra 2 settimane RIVALUTARE la possibilità, in relazione dell’evoluzione del quadro epidemiologico, la possibilità di reintrodurre alcune situazioni di contatto (con opportuni dispositivi a causa della distanza inferiore di 1,5 metri) solo in situazioni che richiedano urgente e indifferibile contatto e che potrebbero evolvere negativamente per ipomobilità, non uso appreso, disfunzioni respiratorie nonché per i fattori contestuali

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EMERGENZA SANITARIA COVID 19 SUGGERIMENTI OPERATIVI PER I FISIOTERAPISTI

La rapida evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 richiede che si forniscano alcune utili indicazioni per l’espletamento delle attività professionali in coerenza con le indicazioni del Ministero della Salute e con le disposizioni del Governo anche a tutela della salute dei pazienti che si affidano a noi nonché della nostra. Ricordiamo che fino al 3 aprile 2020 tutto il territorio nazionale è sottoposto alle medesime misure urgenti per il contenimento del contagio.

In ragione di quanto previsto nelle disposizioni ministeriali, l’obiettivo delle varie indicazioni non è il rischio zero (ottenibile solo con un rigido isolamento), ma la gestione del rischio nei termini di ridurre le probabilità di diffusione e contagio. Nell’attuale situazione di emergenza, rispetto alle norme operative si ritiene inutile distinguere tra attività erogata in regime pubblico o privato, e quanto previsto per la sanità pubblica va esteso anche per quella privata a tutela dell’interesse della collettività.

Nelle STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE, come ospedali, case di cura, RSA ed ambulatori, compresi gli enti che effettuano unicamente attività domiciliare il fisioterapista deve attenersi alle indicazioni fornite dalla Direzione Sanitaria al fine di ottemperare al corretto svolgimento delle proprie funzioni.
Le indicazioni sotto riportate possono comunque essere un utile orizzonte di riferimento in caso di ridotte o assenti indicazioni.

Negli STUDI PROFESSIONALI, SINGOLI O ASSOCIATI è il titolare dello studio che deve redigere ed attuare, sotto la propria responsabilità, le procedure idonee a garantire la salvaguardia della salute propria e delle persone che accedono allo studio. L’erogazione della cura è condizionata all’adozione di misure preventive e organizzative in linea con le disposizioni vigenti e le indicazioni dell’OMS.

Va altresì garantita la programmazione degli appuntamenti in maniera tale da evitare la sosta di più persone nelle sale di attesa e loro eventuali accompagnatori. In ogni caso: si richiama l’attenzione sulla scrupolosa ottemperanza alle misure previste dall’art. 3, comma 1 del D.P.C.M. 9 marzo 2020.

  •   lett. a): attenersi alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni;
  •   lett. d): gestione di pazienti con sintomatologia respiratoria e febbre;
  •   lett. e):esposizone delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie
  •   lett. h): messa a disposizione di disinfettanti per l’igiene delle maniIn tutti i setting assistenziali di interesse fisioterapico (studio professionale, ambulatorio, strutture ex art. 26, strutture di ricovero ordinario, strutture socioassistenziali, RSA, …) valgono comunque le regole generali contenute in questo documento.
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