Indicazioni su alcune opportunità di riscoperta della cucina casalinga e della qualità del cibo, che possono contribuire alla prevenzione sanitaria, alla tutela dell’ambiente, ma anche alla prevenzione delle malattie infettive.
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Associazione Gravi Cerebrolesioni Acquisite Milano – ONLUS
L'Associazione di volontari milanesi, che supporta le persone con lesioni cerebrali e le loro famiglie, in Via Teodosio n 12, Milano
Indicazioni su alcune opportunità di riscoperta della cucina casalinga e della qualità del cibo, che possono contribuire alla prevenzione sanitaria, alla tutela dell’ambiente, ma anche alla prevenzione delle malattie infettive.
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Comunicazione dell’Ufficio di Presidenza della Società Italiana Riabilitazione Neurologica
In questi momenti di grande difficoltà collettiva, familiare ed individuale, alcune parole del Presidente Sandro Feller
ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE
Noi ci siamo. L’Associazione rimane sempre aperta a ricevere le vostre chiamate.
Non facciamo attività di sportello, ma rispondiamo se avete bisogno sono attivi i numeri
-3381903345 Sandro Feller
– 3341665594 Claudia Maggio
oppure via mail agcamilano@gmail.com o consultate il nostro sito www.agcamilano.it
L’associazione aprirà una chat su WhatsApp dedicata alle persone con GCA e allo loro famiglie.
Chi desidera essere inserito ci può inviare il suo nome e autorizzazione all’inserimento
Un caro saluto a tutti
In considerazione della dichiarazione di pandemia dell’OMS, della necessità PRIMARIA di invertire la curva di contagio, di rispettare le previsioni del DPCM 11 marzo 2020, pur in assenza di indicazioni specifiche dalle autorità competenti, le scriventi realtà propongono di:
SOSPENDERE tutti i trattamenti di fisioterapia attivati grazia al progetto Vivere a Milano dopo il coma, in presenza per tutto il periodo identificato dal DPCM 11/3/2020 ad esclusione della fisioterapia respiratoria nei setting di ricovero e delle rieducazioni negli esiti recenti di interventi chirurgici, nei traumi con fratture e la fase immediatamente post acuta di patologie invalidanti cardiache e neurologiche (infarto, ictus, ecc) (con opportuni dispositivi di protezione individuale a causa della impossibilità di mantenere distanza inferiore di 1,5 metri);
TRASFORMARE in MODALITÀ A DISTANZA TUTTO CIÒ CHE È POSSIBILE come, a titolo di esempio, consulenze telefoniche o via webcam per disfunzioni di vario genere o monitoraggio di percorsi già avviati con esercizi che possono temporaneamente essere autogestiti dal paziente o dal care-giver;
Inoltre tra 2 settimane RIVALUTARE la possibilità, in relazione dell’evoluzione del quadro epidemiologico, la possibilità di reintrodurre alcune situazioni di contatto (con opportuni dispositivi a causa della distanza inferiore di 1,5 metri) solo in situazioni che richiedano urgente e indifferibile contatto e che potrebbero evolvere negativamente per ipomobilità, non uso appreso, disfunzioni respiratorie nonché per i fattori contestuali
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nota-12-marzo-2020-COVID19-per-fisioterapisti-congiunto-AIFI-CDA-OrdiniTSRMPSTRP
La rapida evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 richiede che si forniscano alcune utili indicazioni per l’espletamento delle attività professionali in coerenza con le indicazioni del Ministero della Salute e con le disposizioni del Governo anche a tutela della salute dei pazienti che si affidano a noi nonché della nostra. Ricordiamo che fino al 3 aprile 2020 tutto il territorio nazionale è sottoposto alle medesime misure urgenti per il contenimento del contagio.
In ragione di quanto previsto nelle disposizioni ministeriali, l’obiettivo delle varie indicazioni non è il rischio zero (ottenibile solo con un rigido isolamento), ma la gestione del rischio nei termini di ridurre le probabilità di diffusione e contagio. Nell’attuale situazione di emergenza, rispetto alle norme operative si ritiene inutile distinguere tra attività erogata in regime pubblico o privato, e quanto previsto per la sanità pubblica va esteso anche per quella privata a tutela dell’interesse della collettività.
Nelle STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE, come ospedali, case di cura, RSA ed ambulatori, compresi gli enti che effettuano unicamente attività domiciliare il fisioterapista deve attenersi alle indicazioni fornite dalla Direzione Sanitaria al fine di ottemperare al corretto svolgimento delle proprie funzioni.
Le indicazioni sotto riportate possono comunque essere un utile orizzonte di riferimento in caso di ridotte o assenti indicazioni.
Negli STUDI PROFESSIONALI, SINGOLI O ASSOCIATI è il titolare dello studio che deve redigere ed attuare, sotto la propria responsabilità, le procedure idonee a garantire la salvaguardia della salute propria e delle persone che accedono allo studio. L’erogazione della cura è condizionata all’adozione di misure preventive e organizzative in linea con le disposizioni vigenti e le indicazioni dell’OMS.
Va altresì garantita la programmazione degli appuntamenti in maniera tale da evitare la sosta di più persone nelle sale di attesa e loro eventuali accompagnatori. In ogni caso: si richiama l’attenzione sulla scrupolosa ottemperanza alle misure previste dall’art. 3, comma 1 del D.P.C.M. 9 marzo 2020.
suggerimenti-COVID19-per-fisioterapisti-congiunto-AIFI-CDA-OrdiniTSRMPSTRP-10-marzo-2020-def
Con il suo contributo prosegue il Progetto: Vivere a Milano dopo il coma: un’organizzazione stabile per persone con Lesioni Cerebrali Acquisite e le loro famiglie
Un Progetto con un Obiettivo Preciso:
Consentire l’apertura della SEDE per 1 anno. Per garantire accoglienza per informazioni, ascolto e definizione di un primo contatto con i membri dell’Equipe sociosanitaria.
Per fare in modo che il Presidente o un suo delegato siano a disposizione, su appuntamento, per un colloquio informativo gratuito
L’Azione di tenere aperta la Sede consente di rispondere alle esigenze delle famiglie, sia in termini di orari che di contenuti.
Consente la messa a disposizione di professionisti selezionati da indicare alle famiglie che perdono, alla dimissione ospedaliera, i riferimenti sanitari. Professionisti disponibili, in base ai titoli e all’esperienza e inseriti in un percorso di formazione continua.
L’Azione di tenere aperta la Sede consente inoltre di attivare percorsi personalizzati di reinserimento sociale: dopo un primo incontro si individua il professionista o il team e si costruisce l’intervento più adeguato alla persona.
La Sede garantisce attenzione e tempestività: i tempi di risposta e di eventuale attesa sono elementi di grande importanza e di attenta valutazione.
Per 1 giorno alla settimana e ogni qual volta servisse per formazione e assemblee.
Ancora un sentito GRAZIE
Un compito non facile per le problematiche che molto spesso le condizioni di salute dei pazienti non sono facili e hanno bisogno di competenze e attenzioni molto particolari.
Il corso tenuto presso la serie ha riscosso un grande successo e si intende replicarlo quanto prima.
18/01/2020 e 25/01/2020 SABATO
– Milano, Via Teodosio 12
Assistenza a persone con disturbo di coscienza : stati vegetativi e minima responsività
Gestione quotidiana delle persone con GCA (grave cerebrolesione acquisita)
Ecco il Programma di formazione alla quale collabora l’Associazione
18/01/2020
9.00 – 11.00 Cenni del significato dei disturbi cognitivi sulla gestione quotidiana dei pz con GCA (grave cerebrolesione acquisita) – CLAUDIA MAGGIO PSICOTERAPEUTA SPECIALISTA IN NEUROPSICOLOGIA
11.00 – 12.00 I disturbi del comportamento /rischi e difficoltà di questi pz. e Il rapporto con le famiglie – CLAUDIA MAGGIO PSICOTERAPEUTA SPECIALISTA IN NEUROPSICOLOGIA
12.00-13.00 – 14.00 – 15.00 Le Persone in stato vegetativo Inquadramento clinico – SANDRO FELLER NEUROLOGO
15.00 – 17.00 –Formazione dei famigliari e assistenza dei Docs – CARLA CORSINI FISIATRA
17.00 -18.00 – TAVOLA ROTONDA
25/01/2020
9.00 – 11.00 – Diritti e Doveri della badante e della famiglia – MASSIMO GIACOMIN
12.00-13.00 – – Igiene dell’anziano e dell’ambiente – GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE
CORSO BADANTI 18 e 25 gennaio 2020Tecniche di vestizione e movimentazione dell’anziano GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE
15.00 – 17.00 Somministrazione dei Farmaci L’assistenza all’anziano GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE
17.00 -18.00 TAVOLA ROTONDA
Scarica il Programma: CORSO BADANTI 18 e 25 gennaio 2020
Associazioni riunite per lanciare un messaggio di speranza: il ritorno a una vita normale dopo un grave trauma cranico è possibile. Questo concetto è il cuore della 21° Giornata Nazionale del Trauma Cranico, promossa dalla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico (FNATC) e organizzata dall’Associazione Amici di Samuel, il 16.11.2019 a Bergamo, presso l’Auditorium Casa del Giovane.
L’Eco di Bergamo – da scaricare il PDF – 2019.11.12 L’Eco Di Bergamo, p. 18
Corriere della Sera BuoneNotizie, p. 11 – 12.11.2019
Gli amici di Samuel e il ritorno alla vita
Superando.it – 11.11.2019
Anatomia di un ritorno alla vita dopo un grave trauma cranico
Dire.it – 27.11.2019
Tg Riabilitazione, edizione del 27 novembre 2019
Dal minuto 03:45
Newsagent.it – 27.11.2019
XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico
Infonotizie.com – 27.11.2019
Nellanotizie.net – 27.11.2019
Informazione.it – 27.11.2019
XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico
Tuttasalutenews.com – 13.11.2019
XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico . 16 novembre
Superabile.it – 13.11.2019
Trauma cranico, Gntc: possibile trattare anche casi impossibili
Newsagent.it – 13.11.2019
XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico Come trattare un caso impossibile
La grave cerebrolesione acquisita: un problema sanitario, sociale e familiare (dalla fase acuta al ritorno al territorio)
Il trauma cranico è la prima causa di morte e disabilità permanente negli individui sotto i 45 anni e la causa più frequente di decesso tra tutti gli eventi traumatici. Nel nostro paese ci sono circa 15-20 casi di gravi cerebrolesioni acquisite per 100.000 abitanti l’anno e nella sola Lombardia si calcolano dagli 800 ai 1.000 casi. A fronte di questi numeri diventa fondamentale promuovere campagne di prevenzione, intervenendo nelle scuole per sensibilizzare i giovani sull’importanza di adottare comportamenti corretti e sicuri alla guida e sviluppando la consapevolezza dei possibili rischi e delle gravi conseguenze.
In occasione della 21° Giornata Nazionale del Trauma Cranico, clinici e Associazioni si sono confrontati sulle linee guida da seguire durante il percorso di riabilitazione delle persone colpite da GCA, necessarie perché il recupero del paziente sia una possibilità concreta. Fondamentali risultano essere quindi la tenacia, la volontà, la presenza di strutture socio-assistenziali adeguate e un approccio multidisciplinare pensato per la persona nell’unicità della sua storia.
“Pur con disomogeneità nei territori e con aspetti da migliorare, il percorso sanitario ospedaliero ha un buon livello di efficienza, – commenta Sandro Feller, presidente della XXI Giornata Fnatc – le criticità emergono nel momento del ritorno a casa e del reinserimento lavorativo e sociale”. Dopo una grave cerebro lesione infatti tutto cambia: il malato e la famiglia si trovano ad affrontare una quotidianità nuova e spesso complicata.
Durante la giornata è stata presentata la Carta dei Diritti delle persone con Grave Cerebrolesione Acquisita, un documento nato da un’attenta analisi dei bisogni soddisfatti e insoddisfatti durante il percorso di cura delle persone con GCA e delle loro famiglie. La Carta dei Diritti, che mantiene al centro il paziente, la famiglia e i loro bisogni, contiene le azioni di cura, ricerca e rappresentanza per tutto il corso della riabilitazione e rappresenta un importante mezzo di informazione, aggregazione e riferimento.
Il convegno – commenta il presidente Sandro Feller – ha dato la possibilità di confrontarsi a professionisti e familiari di persone colpite da GCA, tra verità scientifiche e racconti di chi ha subito sulla propria pelle questi eventi. La partecipazione è stata numerosa e le Associazioni hanno sottolineato quanto sia importante informare i giovani per sviluppare in loro la consapevolezza dei rischi che si corrono quando si va in moto senza casco o in macchina senza cinture di sicurezza, per esempio”.