Ecco i primi scatti del Convegno:
Associazione Gravi Cerebrolesioni Acquisite Milano – ONLUS
L'Associazione di volontari milanesi, che supporta le persone con lesioni cerebrali e le loro famiglie, in Via Teodosio n 12, Milano
Ecco i primi scatti del Convegno:
Il programma definitivo, intervengono nella Sezioni Saluti, coordinati dal Presidente Sandro Feller
Anche AGCAM alla Giornata di Studio a San Pellegrino di Sabato 20 ottobre 2018,
Presso il centro congressi dell’Hotel Bigio San Pellegrino Terme.
Un intervento del Presidente dell’AGCAM Sandro Feller, al convegno organizzato dall’associazione per il recupero dell’handicap da trauma cranico “Genesis” dal tema “Il Traumatizzato cronico, il malato neurologico, la famiglia e i professionisti della salute” patrocinato anche dal settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo.
Lo scenario è quello della fase degli esiti con il ritorno al territorio e il ritorno al quotidiano. Occorre contrastare l idea che il potenziale riabilitativo si esaurisce con la fine del ricovero in riabilitazione intensiva ; sul territorio si possono intraprendere molte azioni per migliorare l’autonomia e l’indipendenza delle persone con GCA .
L ‘ambiente non ospedaliero e in particolare il domicilio possono offrire condizioni ottimali per un ulteriore recupero : ovviamente è condizione indispensabile avere risorse quali e quantitative con particolare riferimento alle diverse figure dell’equipe riabilitativa .
Programmi da perseguire
Continuare i trattamenti riabilitativi e i Monitoraggi Clinici non solo per preservare i risultati ottenuti ma anche per affrontare le problematiche che possono insorgere o che devono essere curate anche a distanza di tempo dalla fase acuta ospedaliera ( Calcificazioni eterotopliche da rimuovere con intervento di neurortopedia funzionale –Epilessia ad insorgenza tardiva -disturbi comportamentali ecc.). Questo presuppone sia la possibilità di rientro se necessario nel circuito riabilitativo sia la disponibilità di tutti gli specialisti della riabilitazione . Nel territorio l’intervento è più sociale che sanitario ma non può essere solo sociale bensì fortemente integrato.
Reinserimento lavorativo : si vogliono qui ricordare nello schema allegato le buone prassi per organizzare un reinserimento lavorativo in particolare per i soggetti più giovani che si scontrano pero con gli ostacoli burocratico amministrativi .
Si ricorda che il reinserimento sociale costituisce un potente veicolo di autorealizzazione e quindi fondamentale per raggiungere una reale autonomia.
Housing Sociale : già presente in molti paesi europei soprattutto per le persone anziane in particolare con disturbo cognitivo stanno cominciando a essere diffuse anche da noi ; occorre implementare le esperienze di housing sociale nelle GCA in alcune occasioni azione sinergica e complementare ad reinserimento lavorativo potenziando e ampliando le esperienze che hanno contribuito a sviluppare le autonomie delle persone con GCA
Tecnologia . lo sviluppo delle tecnologia quali app che supportano le persone con disabilità cognitiva sia nelle ADL che nelle IADL ma anche della neurorobotica con sviluppo nel prossimo futuro della interfaccia “brain to machine “ aprono spazi di potenziamento dell’autonomia non prevedibili fino a poco tempo fa . E non siamo che all’inizio di una nuova era in cui la sfida non sarà solo di possedere le nuove tecnologie ma anche quella di guidarle la tecnologia verso gli obiettivi ritenuti prioritari ….
Considerazioni Conclusive
Bisogna considerare che si sta parlando di persone con GCA con disabilità motoria ma sopratutto con disturbi della cognizione e del comportamento; la capacità decisionale non sempre è ottimale con spazi di autonomia che difficilmente presentano completo recupero se la GCA è stata grave.
Il percorso verso una buona autonomia per le persone con GCA è quindi difficile e presuppone dispiego di ampie risorse umane ed economiche .
Il giorno 19 Settembre si terrà al Muse un convegno medico scientifico, aperto a tutti in cui i relatori parleranno, ognuno sulla base della propria specializzazione, delle applicazioni e dei benefici, in campo medico, del peperoncino.
All’incontro interviene il Dottor Sandro Feller, Presidente di AGCAM, sul tema “Peperoncino ed effetti sul sistema nervoso centrale”.
Dalle 19,30 aperitivo scientifico aperto a tutti presso il bar Muse durante il quale le persone potranno dialogare con gli esperti.
Di seguito il Programma
Milano il 23 Novembre 2018 presso la Sala Testori Piazza Regione Lombardia
Ecco le foto della Location
TITOLO DEL CONVEGNO: Innovazione e Ricerca nei percorsi di inclusione sociale di persone con lesione cerebrale acquisita
Sono in vigore le nuove disposizioni in materia di testamento biologico, approvate con la Legge 22 dicembre 2017, n. 219– “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
Il provvedimento affronta la delicata tematica del c.d. “consenso informato”,
Nello stesso articolo viene disciplinato il diritto all’informazione di ogni persona di conoscere le proprie condizioni di salute e, quindi, di essere informata in maniera comprensibile in relazione alla diagnosi, prognosi, rischi e benefici del trattamento sanitario e le conseguenze per il caso di rifiuto al trattamento medesimo.
Il consenso informato può essere espresso in forma scritta e deve essere inserito all’interno della cartella clinica, anche se è prevista la possibilità di esprimere tale consenso mediante videoregistrazione o altre apparecchiature elettroniche di comunicazione. Il consenso informato può essere sempre revocato e viene stabilito il principio secondo cui ogni persona maggiorenne, ovviamente capace di intendere e di volere, ha il diritto di rifiutare qualsiasi trattamento sanitario.
In caso di situazioni di emergenza il medico è tenuto sempre ad assicurare l’assistenza sanitaria indispensabile al paziente, rispettando, se possibile, la volontà del medesimo.
Secondo quanto stabilito dall’art. 3 del Legge, il consenso informato da parte dei minori è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore, mentre per l’interdetto il consenso è espresso dal tutore sentito l’interdetto, sempre nel rispetto della dignità della persona. Il consenso può essere espresso o rifiutato anche da parte dell’amministratore di sostegno, ove nominato, tenuto conto della volontà del beneficiato.
L’art. 2 è dedicato alla terapia del dolore, ovvero del divieto di ostinazione irragionevole nelle cure nella fase finale della vita del paziente. In particolare, il medico è tenuto ad adoperarsi per alleviare le sofferenze del paziente, anche in caso di rifiuto del consenso al trattamento sanitario, anche mediante l’erogazione di cure palliative.
L’art. 4 si occupa delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), ovvero gli atti in cui qualsiasi persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, può esprimere le proprie preferenze e convinzioni in materia di trattamento sanitario, potendo anche nominare, con atto scritto, un soggetto fiduciario che lo rappresenti nelle relazioni con il medico e gli ospedali.
L’art. 5, infine, prevede la possibilità di definizione di una pianificazione delle cure condivisa tra medico e paziente, alla quale il sanitario è tenuto ad attenersi nel caso in cui il paziente venga a trovarsi nella condizione di non poter esprimere il proprio consenso.